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CHI SONO E I MIEI SHIBA



Salve a tutti mi chiamo Marta e con questo blog desidero raccontare la mia esperienza di vita in compagnia dei miei compagni pelosi.

Sin da bambina ho sempre desiderato poter vivere insieme ad un animale però i miei genitori non acconsentivano e così ho atteso di diventare grande per realizzare questo mio sogno.

Quando mi sono stabilita in provincia di Venezia, insieme a colui che è divenuto il compagno della mia vita e il padre dei nostri figli, ho iniziato a convivere con gli animali.

Il primissimo esemplare di quadrupede fu un gatto, Quintilio detto Riccardo Cuor di Leone, perché era di cuore generoso spesso chiamava altri gattini della zona per condividere il cibo. Infatti si era preso cura di un cucciolo di gatto di un nostro vicino salvandogli anche la vita. Pensavo di rimanere con un gatto ed invece un bel giorno, quando i nostri figli erano ancora molto piccoli il primo aveva due anni e il secondo era appena nato, mio marito mi disse che un suo collega ci regalava un cucciolo di Drahthaar, Ladislao Dioppelem detto Ladi.


Ricordo ancora il giorno che mi recai a casa di questo gentile signore per prendere questo nuovo compagno di vita. Era piccolissimo ma il signore non lo voleva e così coprendolo per bene, era pieno inverno (31 di dicembre), lo portammo a casa. Purtroppo dovette subire un lungo bagno in quanto era assai sporco e puzzava da morire: per tutto il tragitto di ritorno anche se freddo dovemmo tenere i finestrini spalancati dall'odoraccio infernale che emanava. Effettivamente questo signore teneva i suoi cani chiusi in un recinto nemmeno tanto pulito. Dopo il bagno e un rinvigorente spuntino lo presentammo ai nostri figli e a Quintilio. Non posso negare che mentre i bambini furono felicissimi, il gatto non apprezzò il nuovo arrivato, anzi lo detestò dal primo minuto. Il loro rapporto partì male e non finì bene, Qintilio decise di andarsene a vivere dal nostro vicino di casa in compagnia del micetto, che poi scoprimmo essere una gattina, che salvò. Ladi, divenne il re di casa. Ogni sera quando i tre cuccioli, Ladi e i due marmocchi umani, finalmente prendevano sonno insieme a mio marito uscivo in giardino perché arrivava Quintilio a salutarci; si faceva fare un po' di coccole, sgranocchiava qualche croccantino e poi tornava nella sua nuova casa. Lui comunque sapeva che avrebbe sempre trovato la sua ciotola piena dei croccantini che preferiva. 

Poiché la casa non era abbastanza grande giunse il momento di cambiare e così per i nostri piccoli iniziò una nuova esperienza. Andammo a vivere in una nuova casa che costruimmo nell'appezzamento di terra di proprietà della famiglia di mio marito da varie generazioni. La nostra casa sorse dove anticamente c'era un grande pollaio. Qui per Ladislao la vita di cane da corsa e da caccia si poté esprimere appieno in quanto tutta la casa è circondata da un bel grande giardino e inoltre poteva anche scorrazzare tra i campi che una volta erano adibiti a granturco. Uno di essi lo preparammo come campo da calcio per i figli, l'altro lo abbiamo piantumato e attrezzato con una piscina di quelle prefabbricate per far divertire i bambini e i loro amici e l'ultimo lo abbiamo lasciato allo stato brado se ne occupa un contadino, ci ricava il fieno per  i suoi animali.

Poiché il giardino terminava con un torrente tutti i giorni Ladi ci finiva dentro e non vi dico come alla sera si presentava a casa, infangato fin dentro le orecchie. Tenerlo dentro era veramente impossibile perché avrei dovuto sottoporlo ad un bagno serale quotidiano e così decidemmo di farlo vivere fuori. Ovviamente poiché era abituato alla compagnia per non farlo sentire solo decidemmo di prendere un altro cane, una femminuccia.

 Al canile di San Giuliano.

Fu una giornata molto difficile perché non sapevamo chi prendere ci sentivamo in colpa ad adottarne uno solo ma tutti non potevamo e così decidemmo che sarebbe stato uno degli ospiti a quattro zampe a sceglierci. Così accadde, mentre eravamo fermi a parlare ad un certo punto mi sono sentita assalire da qualcuno festoso. Era una piccola cucciolona tutta pezzata che non finiva più di scodinzolare. Sbrigate le formalità burocratiche tornammo a casa in compagnia della nostra nuova compagna che prese il nome di Nana.



Mentre Ladislao visse poco tempo, Nana ha convissuto in casa per 14 anni. Purtroppo un giorno ci ha lasciati ma prima ha voluto salutare tutti i componenti della famiglia. Essendo morta in piena estate e di sabato la veterinaria ha denunciato il decesso ma ci ha lasciato seppellire Nana nel nostro giardino. Nell'altro mio blog ho postato una poesia che le scrissi per ringraziarla dell'infinto amore che ha donato a tutti (Nana). Non la scorderò mai come non dimenticherò Ladislao e Quintilio. Nel frattempo a casa giunsero anche due gatte, Miciona e Pimpa (oggi ancora presenti); un coniglietto bianco, Ami di cui la Nana aveva un folle terrore; un pappagallo inseparabile morto da qualche tempo, Poli e un porcellino d'India, Samanta, che ci ha lasciati lo scorso settembre dopo sei anni e mezzo. 

La morte di Nana fu per tutti un momento traumatico sentimmo un buco nella nostra vita e così decidemmo di riprendere un nuovo cane. 

Forse non tutti a questo punto condivideranno la mia scelta ma questa volta volevo scegliere il tipo di cane basandomi anche sulla razza e decisi di acquistarlo perché Ladislao a cui eravamo molto legati morì troppo giovane, essendo un incrocio figlio e madre ebbe gravi problemi di salute. Nel blog parlerò anche degli incroci quali sono pericolosi e quali no. Così la nostra scelta finì sullo Shiba perché avevo letto in rete,  che era un cane che, avendo la mania come i gatti di lavarsi, non puzzava e si manteneva molto pulito. 

Questo fu il motivo principale che mi portò a scegliere lo Shiba. Sono allergica ai cani al punto che con la Nana ho perso conoscenza, ma non volevo rinunciare all'amore che dona un cane. Dopo aver letto sugli allevamenti mi misi in contatto con l'allevamento di Ravenna "I Giardini di Meji" di Lisa e Maurizio. 

Qui inizia la nostra avventura con gli shiba e come prima cosa devo dire che la mia esperienza sta sfatando molto di quel che ho letto in rete.

Intanto vi presento i nostri tre compagni 

Kunai, la principessa di casa, nata il 18 agosto 2013



HiroYuki (felicità diffusa) buono e tenerone, nato il primo febbraio del 2015



Amay Tohiko (dolce evasione) la chiacchierona della famiglia, nata qui a casa figlia di Kunai il primo aprile 2015.




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